Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Cicerone
|
Della divinazione, II, 17
|
|
originale
|
|
17 Qui potest provideri quicquam futurum esse quod neque causam habet ullam neque notam cur futurum sit? Solis defectiones itemque lunae praedicuntur in multos annos ab iis qui siderum motus numeris persequuntur; ea praedicunt enim quae naturae necessitas perfectura est. Vident ex constantissimo motu lunae quando illa e regione solis +facta+ incurrat in umbram terrae, quae est meta noctis, ut eam obscurari necesse sit, quandoque eadem luna subiecta atque opposita soli nostris oculis eius lumen obscuret, quo in signo quaeque errantium stelliarum quoque tempore futura sit, qui exortus quoque die signi alicuius aut qui occasus futurus sit. Haec qui ante dicunt, quam rationem sequantur vides.
|
|
traduzione
|
|
17 Come si pu? prevedere che avverr? qualcosa che non ha alcuna causa n? alcun sintomo che denoti il motivo per cui avverr?? Le eclissi di sole e di luna vengono predette con anticipo di molti anni da coloro che con calcoli matematici prendono nota del moto degli astri: essi predicono ci? che la necessit? delle leggi di natura attuer?. In base al movimento regolarissimo della luna, comprendono in quale momento essa, trovandosi in opposizione al sole, entri nell'ombra della terra, che ? un cono di oscurit?, sicch? ? inevitabile che essa scompaia alla nostra vista, e in quale altro momento la luna medesima, passando sotto il sole e frapponendosi tra esso e la terra, oscuri la luce del sole ai nostri occhi, e in quale costellazione ciascuno dei pianeti si trover? in ciascun tempo, e, in ciascun giorno, quale sar? il sorgere e il tramonto di una costellazione. Coloro che prevedono tutti questi fenomeni, tu sai quali ragionamenti compiano.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|